Santabarbara

Nel 1912, all’indomani della conquista della Libia e con la necessità dello Stato italiano di avviare una produzione di esplosivi lontana dai confini con Francia e Austria, due imprenditori – Leopoldo Parodi Delfino e Giovanni Bombrini – scelgono la riconversione di uno zuccherificio dismesso nella Valle del Sacco, poco a sud di Roma, come area ideale per il nuovo programma industriale.

La nascita della B.P.D. e il conseguente arrivo delle maestranze specializzate danno vita ad un primo embrione di città industriale, poi ampliato nel nucleo urbano morandiano che nel 1935 diviene Colleferro. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale, quando la città diventa bersaglio dei bombardamenti alleati, la popolazione trova riparo nei “rifugi”, 6 km di cunicoli scavati sotto il centro abitato, dando vita ad una vera e propria comunità sotterranea.

L’industria bellica, seppur delocalizzata dai centri urbani, è ancora attiva e Colleferro ha raggiunto lo status di Città dello Spazio grazie alla ricerca aerospaziale che garantisce l’accesso allo spazio con i lanciatori Vega e Ariane. Santabarbara – dalla santa protettrice di Colleferro e dal nome dato ai depositi di munizioni – è un percorso di indagine che combina la ricerca d’archivio con una visione personale e soggettiva per tracciare e oltrepassare i confini di una storia dell’industria delle armi italiana.

© Simone D’Angelo